Fino al 9 febbraio nel museo napoletano l'opera dell'artista fiammingo, data in prestito dal Metropolitan Museum di New York. Un'applicazione gratuita sul cellulare dà informazioni sulle opere della mostra.
Lo scenario è quello di uno studio, sul tavolo una tovaglia con dei libri, le sedie e un quadro alla parete che rappresenta l'Europa. Qui una donna, lo sguardo perso oltre la finestra, luce chiara nel riflesso, suona il liuto. Vestita di seta gialla con bordo di pelliccia bianca, viene illuminata dalla luce che si sofferma sull'orecchino di perle, a cui fa eco la collana. A terra una viola di gamba, lascia immaginare un duetto musicale, mentre la luce dalla finestra inonda tutta la stanza. il Museo Capodimonte di Napoli si arricchisce fino al 9 febbraio della Donna con il liuto di Vermeer, proveniente dal Metropolitan Museum di New York. Uno scambio, come racconta il direttore del museo Sylvain Bellinger, che porterà disegni di Michelangelo nel famoso museo americano.
La 'Suonatrice di liuto', dipinta probabilmente intorno al 1664, é un'opera della maturità dell'artista. Il nuovo allestimento che lo accoglie, tra colorate pareti rosse, con uno studio particolare delle luci, vede accanto al capolavoro del Vermeer alcune opere presenti in maniera permanente a Capodimonte, il cui trait-d'union è la donna e la musica: 'Santa Cecilia nelle versioni di Bernardo Cavallino, Carlo Sellitto e Francesco Guarino e l'Autoritratto alla spinetta di Sofonisba Anguissola.
Nella stessa sala di Vermeer c'è anche un liuto originale del Seicento, opera dell’artigiano Jean Desmoulins,conservato al Musée Instrumental de Paris, una Viola da gamba, opera della liutaia barese Ester Passitore, e, riprendendo il quadro presente nel quadro del Vermeer, una Carta geografica dell’Europa (conservata dalla Società Napoletana di Storia Patria), incisione acquerellata di Willelm Blaeu che rappresenta il Vecchio Continente all’epoca, negli anni ’20 del Seicento.
La mostra si arricchisce anche di una dimensione tecnologica: un'Applicazione gratuita grazie alla quale i visitatori potranno interagire col dipinto di Vermeer e con gli altri. Si chiama “Vermeer a Capodimonte”, sviluppata dalla startup AMR23 ha un uso essenziale: basta scaricare l’app sul proprio smartphone e inquadrare il quadro come per fotografarlo, viene scannerizzata la superficie della tela e vengono così date tutte le informazionisull'opera.
La mostra è visitabile fino al 9 febbraio 2017, tutti i giorni dalla 8,30 alle 19,30 (la biglietteria chiude un’ora prima), chiusa il mercoledì.